lunedì 9 ottobre 2017

STALKING: Confidiamo in una riforma della riforma. Subito.



Succede a Torino che un uomo di 39 anni, denunciato per “atti persecutori” per aver inseguito, per
due mesi!, una ragazza di 24 anni, “ovunque lei si recasse” (come si legge negli atti giudiziari), sia
stato rinviato a giudizio.
Succede che l’imputato, durante l’udienza di rito abbreviato, abbia offerto 1.500 euro come risarcimento del danno.
Succede che, nonostante la parte lesa abbia rifiutato, il GUP abbia ritenuto la cifra “congrua”, abbia disposto il deposito della somma su un libretto intestato alla donna e abbia dichiarato sentenza di non doversi procedere per estinzione del reato per condotte riparatorie ex art. 162-ter del codice penale.

Il reato è estinto, lo stalker è libero, la parte lesa è doppiamente vittima, dello stalker prima e del
sistema legislativo e giudiziario poi. Il Giudice ha applicato una legge, che, va detto, è decisamente
una "cattiva" legge.

L'art. 162-ter del codice penale, introdotto con legge n. 103 del 2017, prevede che "nei casi di
procedibilità a querela soggetta a remissione, il giudice dichiara estinto il reato, sentite le parti e la
persona offesa, quando l’imputato ha riparato interamente (...) il danno cagionato dal reato,
mediante le restituzioni o il risarcimento, e ha eliminato, ove possibile, le conseguenze dannose o
pericolose del reato”. Tra i reati procedibili a querela soggetta a remissione rientrano anche alcune
ipotesi di stalking, alle quali si estende, dunque, la nuova causa di estinzione del reato per condotte
riparatorie.
È inoltre previsto che il risarcimento possa essere sostituito dall’offerta reale formulata
dall’imputato e non accettata dalla persona offesa, ove il giudice riconosca la congruità della
somma offerta a tale titolo.
La sentenza del tribunale di Torino, emessa giusto qualche giorno fa, è la prima applicazione pratica
di tale riforma al reato di stalking. Reato estinto per aver l’imputato pagato una somma pari a 1.500
euro, indipendentemente dalla volontà contraria della vittima.
Forse non è chiara la gravità della pronuncia e per questo ricordiamo che, con l’introduzione del
reato di stalking nel 2009, si è finalmente cercato di dare una risposta sanzionatoria appropriata a
condotte che, fino a quel momento, venivano inquadrate nei meno gravi delitti di minaccia, violenza
privata o nella contravvenzione di molestie. Fattispecie, queste, che si sono dimostrate spesso
inidonee a fornire una tutela adeguata a fronte di condotte che presentano un coefficiente di gravità
maggiore, sia per la reiterazione degli atti persecutori, sia per la loro incidenza negativa sulla sfera
privata e familiare della vittima. La riforma del 2009 ha cercato, pertanto, di consentire un
intervento efficace, anche sotto il profilo cautelare e di tutela della vittima, nei confronti di condotte
volte a controllare e a limitare la libertà della persona messe in atto solitamente da partner o ex
partner, condotte di solito prodromiche rispetto a fatti più gravi quali aggressioni sessuali o
femminicidi.

Possibile, allora, che qualche mese fa si sia introdotta la possibilità di estinguere alcune ipotesi di
stalking con il pagamento di una somma pecuniaria? Ebbene sì.

Senza alcuna rilevanza della volontà della parte lesa? Ebbene sì.

In un Paese in cui ogni tre giorni viene uccisa una donna? Ebbene sì.

Quanto valgono la sofferenza di una donna, la limitazione della sua libertà, la sua vergogna, la sua
paura, la compromissione delle sue abitudini di vita? Più o meno 1.500 euro, a quanto pare.

Confidiamo in una riforma della riforma. Subito.

(Cristiana Sani)


Sophia, per Cristina Biagi e tutte le donne vittime di femminicidio.

Ieri, 8 Ottobre 2017, in Piazza Aranci a Massa è stata inaugurata SOPHIA, un'importante scultura in memoria di Cristina Biagi e tutte le donne vittime del femminicidio. 
Un luogo che si fa simbolo, spazio di riflessione sul tema della violenza sulle donne e messo a disposizione di tutta la città. 
Grazie ad Alessio Biagi e alla sua Associazione culturale VIVA!




Una grande opportunità di crescita. Il Convegno "La Violenza sulle donne e sui loro minori".

Il Convegno " La violenza sulle donne e sui loro minori: profilo sanitario, legale e sociale." è stato un grande successo e un momento di grande spessore formativo ed informativo. 
Nella sala strapiena vi erano rappresentanti di ogni ordine professionale e cittadine e cittadini interessate/i al tema. Una varietà meravigliosa per una grande opportunità di crescita e consolidamento delle reti a protezione delle donne e dei minori che subiscono la violenza.



E' stata una giornata intensa e ricca di soddisfazioni.
Vorremmo ringraziare prima di tutto i relatori e le relatrici intervenute per i loro preziosi interventi ricchi di spunti di riflessione. Poi vorremmo ringraziare tutte le partecipanti e i partecipanti e infine il comitato organizzativo:
Per Associazione A.R.P.a
Dott.sse Francesca Rivieri, Erika Balestri, Rossana Tognoni, Cristiana Sani, Ilaria Tarabella, Laura Del Mancino, Alessandra Cozzi, Francesca Ciotti, Marina Amadei, Maria Luisa Sacchelli, Valentina Bertanelli, Elisabetta Ferrante e tutte le operatrici del Centro Antiviolenza D.U.N.A.
Per Direzione Medica di PresidioDott.sse Susanna Salvetti, Anna Pedrini, Michela Zanetti, Luana Bondielli
Per Comune di Massa
Dott.ssa Elena Mosti, Prof. Alessandro Volpi e Dott. Giovanni Rutili












martedì 3 ottobre 2017

Comunicato stampa del 02/10/2017

COMUNICATO STAMPA DEL 2 OTTOBRE 2017




Massa 02 ottobre 2017 - Venerdì 6 ottobre si terrà presso l'Auditorium dell'Ospedale Apuane un Convegno dedicato alla violenza di genere in cui si lavorerà per indagare il tema della violenza sulle donne e sui minori dal punto di vista legale, sociale e sanitario. Il convegno vuole essere un momento di incontro e confronto sul tema e prevede anche, in tal senso, tavoli di lavoro tematici pomeridiani. "Siamo felici di aver partecipato all'organizzazione dell'evento come Direzione Medica di Presidio e Psicologia Ospedaliera insieme all'associazione A.R.Pa. e al Comune di Massa che ha dato il patrocinio per la manifestazione" dichiara il Dott.Giuliano Biselli Direttore dell'Ospedale.
Ad oggi, ultimo giorno di iscrizioni, ci sono giunte 160 richieste di cui abbiamo potuto accoglierne solo 94 per motivi di sicurezza della sala. Viste le numerose richieste il Convegno verrà registrato e sarà reso disponibile sui canali web dell'associazione A.R.Pa.
"Questo ci fa ben sperare circa l'interesse al tema da parte di tutti i soggetti della rete Interistituzionale territoriale. A questo proposito abbiamo deciso di proporre, alle persone che interverranno, dei tavoli di lavoro tematici che inizieranno nel pomeriggio in cui sarà possibile confrontarsi, in maniera pratica, su casi ideali ma possibili." dichiara la Avv. Laura Del Mancino Presidente dell'Associazione A.R.Pa. I tavoli sono due: legale, moderato dalle Avvocate Laura del Mancino ed Elisa Forfori e socio-sanitario moderato dalla Psicologa e Psicoterapeuta Erika Balestri e dall'Assistente sociale Rossana Tognoni.
"Un appuntamento importante e di urgente attualità al quale parteciperò non solo come Assessora alle Pari Opportunità, ma anche come uditrice poichè l'amministrazione ha appoggiato questo progetto con molto entusiasmo fin dall'inizio" dichiara Elena Mosti Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Massa.

Comitato organizzativo:
Per Direzione Medica di Presidio
Dott.sse Susanna Salvetti, Anna Pedrini, Michela Zanetti, Luana Bondielli
Per Associazione A.R.Pa.
Dott.sse Francesca Rivieri, Erika Balestri, Rossana Tognoni, Cristiana Sani, Ilaria Tarabella, Laura Del Mancino, Alessandra Cozzi, Francesca Ciotti, Marina Amadei, Maria Luisa Sacchelli, Valentina Bertanelli
Per il Comune di Massa
Dott.ssa Elena Mosti, Prof. Alessandro Volpi

Nota sui relatori
Dott.ssa Roberta Luberti Psicoterapeuta CISMAI - Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso all'infanzia
Medica chirurga, psicoterapeuta, diplomata in ecografia internistica.
È tra le socie fondatrici, nel 1991, dell’Associazione Artemisia di Firenze contro la violenza su donne e minori, presso cui è stata responsabile del settore minori dal 1991 al 1998.
Dal 1998 al 2008 è stata membro del Tavolo Permanente contro l’abuso e il maltrattamento sui minori, istituito a Firenze. Dal 1997 al 2010 ha fatto parte del Comitato direttivo del CISMAI, di cui è stata Presidente dal 2004 al 2008.
In qualità di Presidente, è stata anche membro dell’Osservatorio Nazionale per l’infanzia.
Dal 2004 al 2008 è nella direzione scientifica del progetto di ricerca sulla violenza assistita - “Witnessing violence. The perception of operators and children”- organizzata in seno all’Unione Europea. Dal 2013 ad oggi svolge, altresì, attività di supervisione sui casi di maltrattamenti e abusi su donne e minori presso il Centro Antiviolenza GEA di Bolzano.
Negli anni è stata più volte impegnata in vari gruppi di lavoro, organizzati per la stesura di importantidocumenti in tema di violenza su minori, tra cui la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il Documento sui requisiti minimi degli interventi in caso di violenza assistita dai minori in ambito familiare.
Tra le recenti pubblicazioni in materia, si ricordano “La violenza all’infanzia: conseguenze a breve e a lungo termine” del 2008 e “Intervista. Violenza assistita. Danni collaterali” del 2012.

Dott.ssa Alessandra Conforti Pm Procura Massa Carrara
PM pool procura di Massa Carrara, facente parte della task force contro la violenza sulle donne e fasce deboli coordinata dalla Prefettura di Massa Carrara

Dott. Fabio Roia Giudice del Tribunale di Milano
Magistrato dal 1986, inizialmente con funzione requirente, dal 2010 con funzione giudicante.
Dal 1991 è stato creato un pool, di cui il dott. Roia ha fatto parte, presso la Procura di Milano per reati contro la famiglia, in particolare per forme di abuso e di maltrattamenti, con creazione di conseguenti nuove forme di intervento istituzionale a livello di polizia giudiziaria.
Nel 2006 è stato eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura per la consiliatura 2006-2010. Tra le molte pratiche trattate, si segnala, in particolar modo, l’attività svolta in Sesta Commissione nelComitato Pari Opportunità.
Nel 2010 è stato ricollocato in ruolo al Tribunale di Milano, con assegnazione alla Nona Sezione Penale,competente per i reati in danno dei c.d. soggetti deboli, tra cui violenza sessuale intrafamiliare e non, maltrattamenti in famiglia, stalking, circonvenzione di incapaci.
Da giugno 2014 è Presidente di Sezione destinato alla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione. Molto ha scritto e molto ha parlato di violenza di genere e violenza sui minori.
Su tali tematiche, si segnalano molteplici incarichi universitari nonché di formazione per la Polizia di Stato. Di recente, ha pubblicato un manuale “Strategie efficaci per il contrasto ai maltrattamenti e allo stalking. Aspetti giuridici e criminologici”, in collaborazione con la dott. Baldry. Stalking, abusi sessuali su minori, violenza sessuale, violenza assistita e maltrattamenti sono anche stati argomento di articoli pubblicati su riviste scientifiche. In ambito pubblicistico, collabora con diversi quotidiani nazionali e con il blog de “Il Corriere della Sera”, “La 27esima ora”. Ha partecipato a numerosi progetti comunitari in materia di linee guida per l’intervento giudiziario in tema di violenza domestica.

Dott.ssa Manuela Ulivi Avvocata CADMI, Ass. D.i.r.e.
Avvocata dal 1990, specializzata in diritto di famiglia e minorile.
Assiste, in particolare, donne con problemi di maltrattamenti familiari ed extrafamiliari nei procedimenti civili e penali che le riguardano. Dal 1999 iscritta all’AIAF – Associazione di Avvocat* per il diritto di famiglia. Dal 1991 ad oggi sviluppa esperienza all’interno del Centro di Accoglienza delle donne maltrattate di Milano, di cui diventa Presidente nel 2011.
Dal 2008 al 2014 coordina la rete nazionale delle Avvocate dei Centri Antiviolenza aderenti a D.i.Re. (Donne in rete contro la violenza, prima associazione nazionale) e si occupa della loro formazione in tema di violenza e di mobbing familiare, nonché, sempre fino al 2014, collabora allo “Sportello Donna” per fornire informazioni legali sul tema del diritto di famiglia.
Molteplici i suoi interventi anche in sede politico/ istituzionale sul tema della violenza di genere.
Nel 2001 collabora con alcune parlamentari per la redazione della legge n. 154 del 2001
sull’allontanamento del violento dalla casa familiare; nel 2008 redige un dossier in cui denuncia le problematiche incontrate dalla donna nella richiesta di applicazione delle leggi per la loro tutela da rapporti violenti; nel 2009 inizia una collaborazione, durata tre anni, per la stesura dell’iniziativa di legge popolare per l’approvazione in Regione Lombardia di una legge a sostegno dei Centri Antiviolenza. Oltre a partecipare, in qualità di relatrice, a seminari, convegni, incontri di formazione essenziali per il costante dibattito sul tema della violenza di genere, dal 2004 ha fondato e fa parte di un laboratorio giuridico per riflettere in modo critico sulle questioni del diritto di famiglia, analizzando legislazione e giurisprudenza, ma anche ambiti diversi come quello psicologico, sociologico, criminologico, storico.
Di particolare rilievo, nel 2006, il suo ruolo nel dibattito circa la necessita di introdurre nel nostroordinamento il reato di atti persecutori (stalking).

Dott.ssa Vittoria Doretti Direttora ff UOC promozione ed etica della salute Toscana Sud Est Responsabile Rete Codice Rosa Regione Toscana
Dirigente medica, responsabile Task Force Codice Rosa Asl 9.
Laureata in medicina e chirurgia dal 1985, da anni si occupa di violenza di genere presso vari gruppi di coordinamento creati, sia a livello di ASL sia a livello di amministrazione regionale, con il fine di predisporre azioni per la prevenzione e per l’assistenza alle vittime di violenza di genere. Nel 2007 viene eletta Presidente della Commissione Parità e Pari Opportunità del Comune di Grosseto. Nel 2009 le vengono conferiti, presso la ASL9, gli incarichi di coordinatrice del Progetto “SOS donna”, nonché di responsabile del Centro di Coordinamento aziendale per le vittime di violenza. Dal 2010 dirige la fase sperimentale per il “Progetto Codice Rosa”, a tutela delle donne vittime di violenza di genere, ed è responsabile della Task Force Interistituzionale che viene costituita dalla Procura di Grosseto per il contrasto a tale forma di violenza. Nel giugno 2011 il Codice Rosa diviene progetto regionale e, in tale fase, la dott.ssa Doretti è referente scientifica e membro del gruppo di lavoro regionale. Nel corso del 2013, più volte viene convocata, “quale Consulente Esperta”, in tavoli di lavoro nazionali con
vari ministeri sul tema del femminicidio e della violenza domestica e partecipa alla stesura del Piano Nazionale Contro la Violenza di Genere. Relatrice in numerosi convegni pubblici a livello nazionale in tema di violenza di genere, è, altresì, responsabile e docente di oltre 400 corsi di formazione di base a livello aziendale, regionale e nazionale, per operatori socio-sanitari, Forze dell’Ordine, personale amministrativo, insegnanti, studenti, farmacisti e in varie facoltà universitarie. È coautrice del libro “Codice Rosa. Il magico Effetto Domino”, che narra la storia della Task Force, descrive alcuni casi seguiti e illustra i dati dei primi 18 mesi di attività.

Dott.ssa Patrizia Vannucci - Referente Codice Rosa ASL Massa Carrara
Dal 1995 è Dirigente, dal 2006 referente, dal 2008 responsabile dell’ U.O. Pronto Soccorso presso la AUSL di Carrara. Negli anni ha partecipato, in qualità di docente, a molteplici corsi di aggiornamento anche sul tema della violenza di genere e dal 2009 è responsabile del progetto ASL 1 per contrastare tale fenomeno. Ha, inoltre, partecipato, quale relatrice, a vari convegni sia sul tema della violenza di genere, sia sul tema della violenza contro i minori.
Attualmente è referente del Codice Rosa presso il Pronto Soccorso Ospedale Apuano.

lunedì 2 ottobre 2017

A pochi giorni dal convegno "La violenza sulle donne e sui loro minori:profilo sanitario, legale e sociale".

Mancano pochi giorni al convegno del 6 Ottobre "La violenza sulle donne e sui loro minori:profilo sanitario, legale e sociale." che si terrà presso l'Auditorium dell'Ospedale Apuane a Massa.

Abbiamo ricevuto più di 160 richieste di iscrizione e purtroppo per motivi di sicurezza abbiamo potuto accettarne 94. Siamo orgogliose di tanto interesse e dunque questo sarà solo il primo tra i tanti incontri che organizzeremo sul tema.

Preziosa la collaborazione del team dell'Ospedale ed il patrocinio del Comune di Massa.

Conferenza Stampa del 02/10/17 di presentazione del Convegno 
Vi presentiamo le/i nostre/i relatrici/ori:

ROBERTA LUBERTI
Medica chirurga, psicoterapeuta, diplomata in ecografia internistica.
Rilevante il suo ruolo ai fini della tutela delle donne che subiscono violenza di genere e dei loro minori, sia per l’attività svolta nei Centri Antiviolenza, sia per l’attività di pubblicazione, supervisione, formazione, direzione e coordinamento in tali ambiti.
È tra le socie fondatrici, nel 1991, dell’Associazione Artemisia di Firenze contro la violenza su donne e minori, presso cui è stata responsabile del settore minori dal 1991 al 1998.
Dal 1998 al 2008 è stata membro del Tavolo Permanente contro l’abuso e il maltrattamento sui minori, istituito a Firenze.
Dal 1997 al 2010 ha fatto parte del Comitato direttivo del CISMAI, di cui è stata Presidente dal 2004 al 2008. In qualità di Presidente, è stata anche membro dell’Osservatorio Nazionale per l’infanzia.
Dal 2004 al 2008 è nella direzione scientifica del progetto di ricerca sulla violenza assistita - “Witnessing violence. The perception of operators and children”- organizzata in seno all’Unione Europea.
Dal 2013 ad oggi svolge, altresì, attività di supervisione sui casi di maltrattamenti e abusi su donne e minori presso il Centro Antiviolenza GEA di Bolzano.
Negli anni è stata più volte impegnata in vari gruppi di lavoro, organizzati per la stesura di importanti documenti in tema di violenza su minori, tra cui la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il Documento sui requisiti minimi degli interventi in caso di violenza assistita dai minori in ambito familiare.
Tra le recenti pubblicazioni in materia, si ricordano “La violenza all’infanzia: conseguenze a breve e a lungo termine” del 2008 e “Intervista. Violenza assistita. Danni collaterali” del 2012.


FABIO ROIA
Magistrato dal 1986, inizialmente con funzione requirente, dal 2010 con funzione giudicante.
Dal 1987 è Giudice presso il Tribunale di Monza, 1989 sostituto procuratore presso la Pretura Circondariale di Milano e dal 1999 presso il Tribunale di Milano. In qualità di PM, si occupa principalmente di tematiche connesse alla responsabilità per colpa professionale, ai fenomeni legati all’immigrazione clandestina e ai reati commessi nei confronti dei c.d. soggetti deboli. Dal 1991 è stato creato un pool, di cui il dott. Roia ha fatto parte, presso la Procura di Milano per reati contro la famiglia, in particolare per forme di abuso e di maltrattamenti, con creazione di conseguenti nuove forme di intervento istituzionale a livello di polizia giudiziaria.
Nel 2006 è stato eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura per la consiliatura 2006-2010. Tra le molte pratiche trattate, si segnala, in particolar modo, l’attività svolta in Sesta Commissione nel Comitato Pari Opportunità.
Nel 2010 è stato ricollocato in ruolo al Tribunale di Milano, con assegnazione alla Nona Sezione Penale, competente per i reati in danno dei c.d. soggetti deboli, tra cui violenza sessuale intrafamiliare e non, maltrattamenti in famiglia, stalking, circonvenzione di incapaci.
Da giugno 2014 è Presidente di Sezione destinato alla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione.
Molto ha scritto e molto ha parlato di violenza di genere e violenza sui minori.
Su tali tematiche, si segnalano molteplici incarichi universitari nonché di formazione per la Polizia di Stato.
Di recente, ha pubblicato un manuale “Strategie efficaci per il contrasto ai maltrattamenti e allo stalking. Aspetti giuridici e criminologici”, in collaborazione con la dott. Baldry.
Staliking, abusi sessuali su minori, violenza sessuale, violenza assistita e maltrattamenti sono anche stati argomento di articoli pubblicati su riviste scientifiche. In ambito pubblicistico, collabora con diversi quotidiani nazionali e con il blog de “Il Corriere della Sera”, “La 27esima ora”.
Ha partecipato a numerosi progetti comunitari in materia di linee guida per l’intervento giudiziario in tema di violenza domestica.


MANUELA ULIVI
Avvocata dal 1990, specializzata in diritto di famiglia e minorile.
Assiste, in particolare, donne con problemi di maltrattamenti familiari ed extrafamiliari nei procedimenti civili e penali che le riguardano. Dal 1999 iscritta all’AIAF – Associazione di Avvocat* per il diritto di famiglia.
Dal 1991 ad oggi sviluppa esperienza all’interno del Centro di Accoglienza delle donne maltrattate di Milano, di cui diventa Presidente nel 2011.
Dal 2008 al 2014 coordina la rete nazionale delle Avvocate dei Centri Antiviolenza aderenti a D.i.Re. (Donne in rete contro la violenza, prima associazione nazionale) e si occupa della loro formazione in tema di violenza e di mobbing familiare, nonché, sempre fino al 2014, collabora allo “Sportello Donna” per fornire
informazioni legali sul tema del diritto di famiglia.
Molteplici i suoi interventi anche in sede politico/ istituzionale sul tema della violenza di genere.
Nel 2001 collabora con alcune parlamentari per la redazione della legge n. 154 del 2001 sull’allontanamento del violento dalla casa familiare; nel 2008 redige un dossier in cui denuncia le problematiche incontrate dalla donna nella richiesta di applicazione delle leggi per la loro tutela da rapporti violenti; nel 2009 inizia una collaborazione, durata tre anni, per la stesura dell’iniziativa di legge popolare per l’approvazione in Regione Lombardia di una legge a sostegno dei Centri Antiviolenza.
Oltre a partecipare, in qualità di relatrice, a seminari, convegni, incontri di formazione essenziali per il costante dibattito sul tema della violenza di genere, dal 2004 ha fondato e fa parte di un laboratorio giuridico per riflettere in modo critico sulle questioni del diritto di famiglia, analizzando legislazione e giurisprudenza, ma anche ambiti diversi come quello psicologico, sociologico, criminologico, storico.
Di particolare rilievo, nel 2006, il suo ruolo nel dibattito circa la necessita di introdurre nel nostro ordinamento il reato di atti persecutori (stalking).


VITTORIA DORETTI
Dirigente medica, responsabile Task Force Codice Rosa Asl 9.
Laureata in medicina e chirurgia dal 1985, da anni si occupa di violenza di genere presso vari gruppi di coordinamento creati, sia a livello di ASL sia a livello di amministrazione regionale, con il fine di predisporre azioni per la prevenzione e per l’assistenza alle vittime di violenza di genere.
Nel 2007 viene eletta Presidente della Commissione Parità e Pari Opportunità del Comune di Grosseto.
Nel 2009 le vengono conferiti, presso la ASL9, gli incarichi di coordinatrice del Progetto “SOS donna”, nonché di responsabile del Centro di Coordinamento aziendale per le vittime di violenza.
Dal 2010 dirige la fase sperimentale per il “Progetto Codice Rosa”, a tutela delle donne vittime di violenza di genere, ed è responsabile della Task Force Interistituzionale che viene costituita dalla Procura di Grosseto per il contrasto a tale forma di violenza. Nel giugno 2011 il Codice Rosa diviene progetto regionale e, in tale fase, la dott.ssa Doretti è referente scientifica e membro del gruppo di lavoro regionale.
Nel corso del 2013, più volte viene convocata, “quale Consulente Esperta”, in tavoli di lavoro nazionali con vari ministeri sul tema del femminicidio e della violenza domestica e partecipa alla stesura del Piano Nazionale Contro la Violenza di Genere.
Relatrice in numerosi convegni pubblici a livello nazionale in tema di violenza di genere, è, altresì, responsabile e docente di oltre 400 corsi di formazione di base a livello aziendale, regionale e nazionale, per operatori socio-sanitari, Forze dell’Ordine, personale amministrativo, insegnanti, studenti, farmacisti e in varie facoltà universitarie.
È coautrice del libro “Codice Rosa. Il magico Effetto Domino”, che narra la storia della Task Force, descrive alcuni casi seguiti e illustra i dati dei primi 18 mesi di attività.


PATRIZIA VANNUCCI
Si laurea in Medicina nel 1985 presso l’Università degli Studi di Pisa, ottenendo nello stesso anno l’abilitazione all’esercizio professionale di medico-chirurgo.
Nel 1994 si specializza in chirurgia generale presso l’Università degli Studi di Parma.
Inizia a svolgere attività professionale a partire dal 1993, diventando anche Dirigente Medico U.O.
Chirurgia Generale presso la AUSL di Carrara.
Dal 1995 è Dirigente, dal 2006 referente, dal 2008 responsabile dell’ U.O. Pronto Soccorso presso la AUSL di Carrara.
Negli anni ha partecipato, in qualità di docente, a molteplici corsi di aggiornamento anche sul tema della violenza di genere e dal 2009 è responsabile del progetto ASL 1 per contrastare tale
fenomeno. Ha, inoltre, partecipato, quale relatrice, a vari convegni sia sul tema della violenza di genere, sia sul tema della violenza contro i minori.
Attualmente è referente del Codice Rosa presso il Pronto Soccorso Ospedale Apuano.


ALESSANDRA CONFORTI
PM della Procura di Massa Carrara a capo del pool di magistrati contro la violenza di genere e fasce deboli della provincia. Coordina la Task Force contro la violenza di genere della Prefettura di Massa Carrara.