mercoledì 28 dicembre 2011

A Stefania...

 Quante volte ci siamo chieste perchè un uomo uccide o violenta una donna, quante volte abbiamo cercato di fare qualcosa affinchè non si ripetesse mai più...quante volte...
ebbene, non abbastanza!!!

Stefania Noce era una giovane donna, attiva e femminista e per noi donne del web, se possibile, oggi ci sembra ancor più doloroso, oggi ci manca una compagna all'appello.

Stefania è la 136° vittima del Bollettino di Guerra di questo triste e lunghissimo anno ormai agli sgoccioli (per fortuna, o forse no!!! Chi lo sa?!?!?!).

Per chi non lo avesse già fatto consiglio la lettura dell'articolo che Stefania ha scritto Ha ancora senso essere femministe?

  "Dobbiamo, quindi, trovare il modo di pensare a un'uguaglianza carica delle differenze dei corpi, delle culture, ma che uguaglianza sia, tenendo presente l'orizzonte dei diritti universali e valorizzandone l'altra faccia. Ricordando, ad esempio, che la famiglia non ha alcuna forza endogena e che è retta dal desiderio femminile, dal grande sforzo delle donne di organizzarla e mantenerla in vita attraverso una rete di relazioni parentali, mercenarie, amicali ancora quasi del tutto femminili; ricordando che l'autodeterminazione della sessualità e della maternità sono OVUNQUE le UNICHE vie idonee alla tutela delle relazioni familiari di fatto o di diritto che siano; ricordando che le donne sono ovviamente persone di sesso femminile prima ancora di essere mogli, madri, sorelle e quindi, che nessuna donna può essere proprietà oppure ostaggio di un uomo, di uno Stato, nè, tantomento, di una religione."

Queste le ultime frasi del suo articolo, dalle sue parole trasuda la voglia di cambiamento per una società migliore per le donne, la voglia di agire e di autodeterminarsi per non sottostare a niente e nessuno. Ora Stefania non c'è più e a noi rimane il dovere di continuare a lavorare su noi stesse e sulla cultura di questo paese affinchè ci possa essere giustizia, affinchè non accada più, affinchè certi atti non abbiano più agibilità e affinchè le testate gionalistiche non liquidino certi crimini come delitti passionali..ora più che mai sta a noi!