mercoledì 21 settembre 2011

Se non ora, a breve. E se non le DONNE, chi?

Scritto da in DONNE E UOMINI




Il 13 febbraio a Milano



A quanto pare sono le donne il vero “soggetto” politico in questo Paese. Si guarda a loro per il cambiamento, in tutti i sensi. Per il rinnovamento politico, per la rinascita economica. E anche gli uomini, sempre più uomini -tolti quelli della politica e dei partiti, tolti gli uomini che occupano i posti di potere- cedono loro il passo.
Una manovra durissima, soprattutto per le cittadine, e a quanto pare inefficace, e ti senti lo sguardo addosso: “Che cosa dite? Che cosa fate?”. Tutti sentono che la forza è lì, e solo lì. Nessun partito, nessun sindacato oggi ha lo stesso potere di mobilitazione e di proposta politica, ed è bene che le donne lo tengano presente, perché loro stesse forse sono incredule e comprensibilmente un po’ spaventate da questa immane responsabilità. Fra qualche giorno leggerete un sondaggio esclusivo di Io donna che dà una precisa dimensione a ciò che dico, e con i suoi risultati sorprendenti dà forma a questa domanda che il Paese reale rivolge alle donne, a questa fiducia nella loro forza e nella loro competenza.
Bisogna che noi donne lo teniamo ben presente, perché non lo leggeremo sui giornali, salvo eccezioni, e non lo sentiremo alla tv. Il Paese virtuale, il Paese fittizio costituito da uomini che non vogliono perdere le loro posizioni con relative rendite, preferisce rappresentarci in un altro modo. Minori, vittime, preferibilmente svestite, e a disposizione di ogni bisogno maschile, dalla scarica sessuale al soddisfacimento di qualunque necessità materiale, materia prima e risorsa illimitata, da sfruttare senza riserve, roba che “deve circolare” (e quanti uomini di buona volontà si sono profondamente vergognati per la boutade…)

Sarà quindi bene che le donne rinfreschino la memoria a questa gente, dimostrando che il 13 febbraio non è stato uno scherzo, non è stata una scarica motoria priva di conseguenze, che il Paese reale ne è uscito cambiato nel suo Dna. Sarà bene che le donne oggi dettaglino la loro proposta politica. A quanto pare le cose si stanno muovendo in questo senso, a quanto si stanno scaldando i motori.
Vi tengo aggiornate/i. Intanto ascoltate che cosa ha da dirci questa signora, una di quelle che hanno riportato galla a un paese in bancarotta, l’Islanda. Sentite quando racconta di sua madre e delle altre islandesi che un bel giorno hanno incrociato le braccia tutte insieme, fermando le attività produttive, e anche il lavoro di cura, e di quando è stata eletta la loro presidente…
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